venerdì 29 febbraio 2008

QUIZ TRE

PEDAGOGIA SPECIALE
1. Le prime iniziative educative e sociali nei confronti dei soggetti disabili hanno riguardato alla fine del secolo XIX SOPRATTUTTO SORDOMUTI E CIECHI CONSIDERATI FORZE IMPIEGABILI NEL MONDO DEL LAVORO
2. Anche in Italia come in Francia l’interesse prioritario nei confronti dei disabili fu di carattere medico; un primo approccio pedagogico SI EBBE AD OPERA DI ANTONIO GONELLI CIONI
3. La pedagogia speciale ha come ambito di ricerca L’EDUCAZIONE DI TUTTI COLORO CHE PER SVILUPPARE A PIENO LE LORO POTENZIALITA’ NECESSITANO DI STRATEGIE E TECNICHE EDUCATIVE PARTICOLARI
4. La parola “handicap” viene spesso usata con il significato di “minorazione” ciò ha come conseguenza LA MEDICALIZZAZIONE DEL PROBLEMA.
5. ITARD E SEGUIN hanno contribuito con la loro azione educativa nei confronti dei soggetti in difficoltà alla nascita della pedagogia speciale
6. Pinel riteneva il ragazzo selvaggio non educabile perché AFFETTO DA IDIOZIA CONGENITA E QUINDI PER LUI NON ESISTEVA ALTRO DESTINO CHE ESSERE RINCHIUSO IN UN OSPEDALE
7. La legge 517/77 pur non riguardando nello specifico gli handicappati contiene elementi importanti per la prospettiva dell’integrazione scolastica
8. Seguin nel suo programma educativo dava importanza ALL’EDUCAZIONE CHE SI BASAVA SUL CONRETO, SUL CONOSCIUTO, SUL LUDICO
9. L’atto di indirizzo approvato con il DPR 24/2/1994 stabilisce che alla diagnosi funzionale (DF) segue il profilo dinamico funzionale (PDF) che indica LE CARATTERISTICHE FISICHE, PSICHICHE, SOCIALI ED AFFETTIVE DELL’ALUNNO EVIDENZIANDO SIA LE DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO E LE POSSIBILITA’ DI RECUPERO SIA LE CAPACITA’ POSSEDUTE DA SOLLECITARE E RAFFORZARE CON ADEGUATI INTERVENTI
10. Il DM 24 aprile 1986 modificato ed integrato dal DM 14 giugno 1988 nel delineare il profilo dell’insegnante specializzato per il sostegno riconosce l’esigenza che tale docente VENGA INTESO QUELL’OPERATORE PEDAGOGICO-DIDATTICO SPECIALIZZATO PREPOSTO ALLA PROGRAMMAZIONE SPECIFICA RELATIVA AL SOGGETTO IN SITUAZIONE DI HANDICAP E AL COORDINAMENTO GENERALE DI TUTTI GLI OPERATORI (SCOLASTICI, SANITARI, SOCIALI)
11. Nel panorama legislativo italiano LA LEGGE QUADRO 104/92 HA RECEPITO LA PROSPETTIVA DELL’INTEGRAZIONE COME POSSIBILITA’ CHE I SOGGETTI CON BISOGNI SPECIALI VEDANO GARANTITI I PROPRI DIRITTI ATTRAVERSO L’IUTILIZZO DELLE RISORSE E DELLE COMPETENZE NEL TERRITORIO
12. Il piano educativo individualizzato (PEI) è un atto professionale che guida e garantisce il percorso formativo dei ragazzi disabili PERCHE’ PRECISA I REQUISITI, GLI OBIETTIVI, I MEZZI DA UTILIZZARE, DEFINISCE LE SOLUZIONI OPERATIVE, LE RISORSE ORGANIZZATIVE E STRUTTURALI NECESSARIE, PROCEDE ALLE VERIFICHE PERIODICHE E FINALI DEL LAVORO SVOLTO
13. In tema di integrazione è auspicabile nella scuola secondaria superiore promuovere opportuni collegamenti con la formazione professionale al fine di RACCORDARE IL PIU’ POSSIBILE GLI INTERVENTI FORMATIVI CON IL MONDO LAVORATIVO
14. La C.M. 262/88 nell’attuare quanto precedentemente stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale RIBADISCE CHE GLI ALUNNI HANDICAPPATI NON SONO IRRECUPERABILI E CHE L’INTEGRAZIONE FAVORISCE SIA LA SOCIA-LIZZAZIONE CHE L’APPRENDIMENTO
15. Attraverso l’osservare, l’insegnante impara a conoscere i propri alunni, le loro caratteristiche, i loro bisogni e anche alcuni sintomi presenti nei loro comportamenti. I più importanti possono nascondere PROBLEMI DI APPRENDIMENTO E DI COMPORTAMENTO


PSICOLOGIA COCCO

1. La comunicazione prescrittiva è più adatta in tutte le situazioni in cui gli obiettivi sono immediati e ben chiari (un’esempio di comunicazione prescrittivi è un cartellone)
2. Per aumentare l’efficacia nel flusso comunicativo occorre VERIFICARE LA COMUNICAZIONE E USARE IL FEED-BACK
3. Nella griglia degli stili di direzione in un nuovo gruppo-classe la posizione più efficace è LA POSIZIONE 6.7
4. Perché è utile il brainstorming? PER SCOPRIRE SOLUZIONI (Il brainstorming (letteralmente: tempesta cerebrale) è una tecnica di creatività di gruppo per far emergere idee volte alla risoluzione di un problema. Sinteticamente consiste, dato un problema, nel proporre ciascuno liberamente soluzioni di ogni tipo (anche strampalate o con poco senso apparente) senza che nessuna di esse venga minimamente censurata. La critica ed eventuale selezione interverrà solo in un secondo tempo, quando la seduta di brainstorming è finita.Il risultato principale di una sessione di brainstorming, che apparentemente sembra un metodo sciocco e quasi infantile, è invece in genere molto produttivo: può consistere in una nuova e completa soluzione del problema, in una lista di idee per un approccio ad una soluzione successiva, o in una lista di idee che si trasformeranno nella stesura di un programma di lavoro per trovare in seguito una soluzione. Il metodo del brainstorming iniziò a diffondersi nel 1957, grazie al libro "Applied Imagination" di Alex Faickney Osborn, un dirigente pubblicitario. Il pensiero Blue-Sky è simile al brainstorming. Altri metodi per la creazione di idee sono la "creazione individuale" e l'"approccio dell'analisi morfologica".)
5. Nella relazione interpersonale il docente esprime soprattutto INFORMAZIONI, EMOZIONI, ATTEGGIAMENTI E VALORI
6. Per un adeguata efficacia comunicativa nelle nostre aule i diversi canali comunicativi sono da utilizzare PER IL 25% AUDITIVO PER IL 30 % VISIVO E PER IL 45% CENESTETICO
7. In Hersey e Blanchard tra le relazioni S/M la diade che può essere efficace è M1 – S1
Hersey e Blanchard (1982) identificano quattro stili di leadership, da adottare in relazione al riconoscimento del
diverso grado di maturità dei collaboratori:
• Telling: il leader, sfruttando una comunicazione di tipo unidirezionale, dà ordini, fornisce indicazioni; tale stile è adatto
nel caso di collaboratori caratterizzati da bassa maturità sia psicologica che rispetto al compito.
• Selling: il leader fornisce spiegazioni sul compito e prende atto delle indicazioni/richieste dei subordinati; tale stile risulta adeguato in situazioni di elevata maturità psicologica e bassa maturità rispetto al compito .
• Partecipating: il leader cerca di coinvolgere nelle decisioni, fornisce sostegno ed incoraggiamento, tale stile viene adot-tato nel caso di collaboratori caratterizzati da elevata maturità rispetto al compito e da una minore maturità psicologica.
• Delegating: il leader ha una funzione di guida e di sostegno ridotta; tale stile si collega a situazioni ad alta discre-zionalità in presenza di collaboratori dotati di elevata maturità sia psicologica che rispetto al compito.
8. Tra le barriere alla comunicazione efficace di J. Parry cita tra l’altroL’INCOMPATIBILITA’ DI SCHEMI E L’ASSUNTO NON FORMULATO (tutte le barriere sono sette: limitatezza della capacità del ricevente- distrazione (disturbo) – assunto non formulato – incompatibilità di schemi – intervento di meccanismi inconsci- presentazione confusa – assenza di mezzi di comunicazione)


PSICOLOGIA MERINICA
1. La psicologia può essere considerata UN IN INSIEME DI PUNTI DI VISTA TEORICI A VOLTA MOLTO DIVERSI TRA LORO CHE SI SONO SVILUPPATI PRINCIPALMENTE NEL CORSO DEL 900
2. La principale differenza tra pscicoanalisi e comportamentismo consiste nel fatto CHE LA PRIMA PRIVILEGIA L’INTERPRETAZIONE IN AMBITO CLINICO MENTRE IL SECONDO L’OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO
3. La metafora di Popper della “mente come faro” si riferisce al fatto che LA MENTE INDIVIDUALE FUNZIONA COME UN FARO IN QUANTO METTE IN RISALTO E SE LEZIONA CERTI ASPETTI DELLA REALTA PIUTTOSTO CHE ALTRI E SU QUESTI COSTRUISCE LA CONOSCENZA
4. Il tipo di attaccamento ansioso-evitante così come è stato descritto dalla Ainsworth è caratterizzato dal fatto che IL BAMBINO TENDE A NON MOSTRARE UNA NETTA PREFERENZA PER LA MADRE RISPETTO A PERSONE ESTRANEE (Secondo la Ainsworth, le reazioni dei bambini a questa situazione possono essere classificate in tre categorie di attaccamento: il sicuro (B), l' insicuro-evitante (A), l' insicuro-ambivalente (C). In particolare, il bambino classificato come sicuro alla Strange Situation, gioca serenamente quando la madre è vicina, non ha bisogno di controllarne continuamente la presenza, la utilizza come base sicura per esplorare l'ambiente e mostra interesse per la presenza di persone estranee. Il bambino evitante, al contrario, non sembra giovarsi della vicinanza della madre né risentire della sua lontananza; tende a ignorarla quando vengono riuniti dopo la separazione dedicandosi di più al gioco e all'esplorazione. Infine, il bambino ambivalente mostra di avere molte difficoltà in una situazione estranea, cerca il contatto con la madre e non esplora l'ambiente; la separazione appare turbarlo molto e alla riunione con la madre manifesta un misto di ricerca di contatto e di riluttanza allo stesso. Successivamente alcuni ricercatori si sono resi conto che non tutti i bambini avevano comportamenti riconducibili alla classificazione della Ainsworth. Sono state così proposte nuove categorie: Main e Solomon (1986, 1990), a esempio, hanno individuato un quarto pattern, definito disorganizzato/disorientato (D), che fa riferimento a quei bambini i cui comportamenti non appaiono organizzati all'interno di una strategia coerente. Sono caratteristici di questo pattern, a esempio, comportamenti contraddittori, movimenti incompleti o interrotti, posture immobili o espressioni di paura. Successivamente, Crittenden (1988) ha descritto una tipologia mista di attaccamento, denominata evitante/ambivalente, osservata di frequente in bambini maltrattati. Questa categoria differirebbe dalla precedente in quanto comportamenti e atteggiamenti appartenenti a tipologie diverse, cioè al pattern evitante e a quello ambivalente, sembrerebbero comunque manifestarsi all'interno di una strategia comportamentale coerente e ben definita.
5. L’egocentrismo relazionale PORTA A CREDERE CHE I COMPORTAMENTI E GLI ATTEGGIAMENTI DEGLI ALTRI SIANO DETERMINANTI DA O RIFERITI A NOI.
6. I modelli operativi relativi all’infanzia RIGUARDANO LE INTERAZIONI TIPICHE CON LE FIGURE FAMILIARI
7. In uno schema di relazione interpersonale lo schema d’azione del soggetto dipende soprattutto DALLE ASPETTATIVE CHE IL SOGGETTO HA CIRCA LA RISPOSTA DEGLI ALTRI

LEGISLAZIONE SCOLASTICA
1. Il dettato costituzionale secondo cui la scuola è aperta a tutti IMPLICA IL DIRITTO DOVERE DEL CITTADINO ALL’ISTRUZIONE PER POTER PARTECIPARE ATTIVAMENTE ALLA VITA SOCIALE DEL PAESE
2. Il dovere del docente di rispettare il discente in quanto persona trova il suo fondamento NELLA COSTITUZIONE
3. Lìart. 34 costituzione (la scuola è aperta a tutti) NON PUO’ TROVARE ECCEZIONE NEI CONFRONTI DI NESSUNO
4. La libertà di insegnamento dei docenti è riconosciuta DALL’ART. 33 COST.
5. La Repubblica istituendo scuole di ogni ordine e grado su tutto il terittorio naz. INTENDE DARE GARANZIE DI LIOBERTA’ E UGUAGLIANZA E METTERE TUTTI NELLA CONDIZIONE DI ACCEDERE ALLE SCUOLE STATALI.
6. La scuola materna statale istituita con legge 18.3.1968 n. 444 E’ FACOLTATIVA
7. La riforma dell’rodinamento della scuola elementare E’ STATA DISPOSTA SDALLA LEGGE 5.6.1990 N. 148
8. L’inserimento degli alunni handicappati nelle classi comuni di scuola media è stato istituzionalizzato CON LA LEGGE 4.8.1977 N. 517
9. A coloro i quali hanno adempiuto l’obbligo di istruzione e non intendono proseguire gli studi nell’istruzione secondaria superiore E’ GARANTITO IL DIRITTO ALLA FORMAZIONE FINO A 18 ANNI
10. Le scuole paritarie SVOLGONO UN SERVIZIO PUBBLICO
11. Alle scuole paritarie E’ ASSICURATA PIENA LIBERTA’ PER QUANTO RIGUARDA L’ORIENTAMENTO CULTURALE E L’INDIRIZZO PEDAGOGICO-CULTURALE
12. Il piano dell’offerta formativo E’ IL DOCUMENTO COSTITUTIVO DELL’IDENTITA’ CULTURALE E PROGETTUALE DELLA SCUOLA
13. IL POF del singolo istituto scolastico E’ COERENTE CON GLI OBIETTIVI GENERALI ED EDUCAYTIVI DEI DIVERSI TIPI ED INDIRIZZI DI STUDI DETERMINATI A LIVELLO NAZIONALE E RIFLETTE LE ESIGENZE DEL CONTESTO CULTURALE, SOCIALE ED ECONOMICO DELLA RELATA’ LOCALE
14. L’autonomia organizzativa è tra l’altro finalizzata AD ARTICOLARE SIA IL CURRICOLO NEL SUO COMPOLESSO SIA LO COLLOCAZIONE TEMPORALE IN ESSO DELLE DIVERSE DISCIPLINE ANCHE SULLA BASE DI UNA PROGRAMMAZIONE PLURISETTIMANALE
15. Il sistema educativo di istruzione e di formazione della riforma Moratti si articola NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA, IN UN PRIMO CICLO CHE COMPRENDE LA SCUOLA PRIMARIA E LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMNO GRADO E IN UN SECONDO CICLO CHE COMNPRENDE IL SISTEMA DEI LICEI E IL SISTEMA DELL’ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE

IL GOVERNO ACCOGLIE LA PROPOSTA: QUESTO NON VUOL DIRE CHE SIAMO IN GRADUATORIA MA CHE SI SONO POSTI S E R I A M E N T E IL PROBLEMA

IL GOVERNO ACCOGLIE IL SECONDO DI QUESTI DUE EMENDAMENTI (PER LA VERITA' SIMILI) E QUESTO SIGNIFICA IL SUO IMPEGNO POLITICO IN MERITO

24-quinquies.100
PELLEGATTA, BULGARELLI, CAPELLI, GAGLIARDI
Ritirato e trasformato, congiuntamente all'em. 24-quinquies.101, nell'odg G24-quinquies.100
Aggiungere, in fine, il seguente comma:
«1-bis. I soggetti iscritti nei corsi istituiti negli anni accademici 2007/2008 e 2008/2009 presso le Scuole di Specializzazione Universitarie, le Accademie, i Conservatori e le Facoltà di Scienze della Formazione Primaria di cui al Decreto Ministeriale 12 luglio 2007 del Ministro dell'Università e della Ricerca hanno titolo ad iscriversi, con riserva, alle graduatorie ad esaurimento di cui all'articolo 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006 senza ulteriore aggravio a carico del bilancio dello Stato. La riserva di cui al periodo precedente è sciolta con il conseguimento, al termine dei corsi di cui al periodo precedente, dell'abilitazione all'insegnamento.»

24-quinquies.101
BULGARELLI, PELLEGATTA, CAPELLI, GAGLIARDI
Ritirato e trasformato, congiuntamente all'em. 24-quinquies.100, nell'odg G24-quinquies.100
Aggiungere, in fine, il seguente comma:
«1-bis. Per ottenere una corretta utilizzazione di tutte le risorse formate dalla pubblica amministrazione, ivi incluso del personale docente formato presso le università (SSIS), senza ulteriore aggravio a carico del bilancio dello Stato, alle graduatorie ad esaurimento di cui all'articolo 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006 possono iscriversi coloro che conseguono l'abilitazione all'insegnamento nei corsi istituiti negli anni accademici 200712008 e 2008/2009 presso le Scuole di Specializzazione Universitarie, le Accademie, i Conservatori e le Facoltà di Scienze della Formazione Primaria di cui al Decreto Ministeriale 12 luglio 2007 del Ministro dell'Università e della Ricerca».

giovedì 28 febbraio 2008

info

AVVISO


Le lezioni di venerdì 29 febbraio 2008, dalle ore 15.00 alle ore 19.00, consisteranno in attività di autoformazione, pertanto verranno raccolte le firme di presenza.

domenica 24 febbraio 2008

LE RICETTE DELLE MASSAIE SISSINE *** SERIE: ...e mentre nella tratta PESCARA-BARI qualcuno ripeteva, qualcun altro...

prima ricetta




SECONDA RICETTA


Risotto agli asparagi
RISOTTO AGLI ASPARAGI
Ingredienti (pour 2):
250g di riso arborio
asparagi precotti (confezione della Coop)
2 cipolle
1 cucchiaio d’olio
1 cucchiaio di burro + 1 altro per la fine cottura
70 g di parmigiano
sale e pepe
50cl di brodo di pollo
15 cl di vino bianco
Preparazione:
1) Fare dorare le cipolle tritate nell'olio d’oliva e quella di burro. Farli cuocere senza brucciachiarli.
2) Tagliare gli asparagi precotti in pezzi di 1cm di lunghezza. Riservare le punte per più tardi.
3) Sciacquate bene il riso. Aggiungere gli asparagi e il riso nella pentola, con le cipolle. Fate cuocere qualche minuto finché il riso non diventi trasparente.

4) Aggiungere progressivamente il mix "brodo+vino". L'ideale è di aggiungere il liquido per piccole quantità e di aspettare che sia assorbito prima di aggiungerne altro. E' anche importante che il liquido sia bollente.

5) La cottura durerà più o meno mezz'ora. Bisogna mischiare senza mai fermarsi per evitare che il riso s’incolla alla pentola.
6) Aggiungere il parmigiano e il cucchiaio di burtro. Mischiare bene e lasciare riposare qualche minuto.

7) Servire ed assaggiare
Risultato

Questo risotto è davvero molto buono. Si sente bene il sapore degli asparagi, il sapore del risotto è dunque piacevole.
Come per tutti gli altri risotti, è necessario tenere in mente i consigli seguenti:
· Non fermarsi mai di mischiare
· Aggiungere sempre il liquido bollente
· La quantità di liquido dipende dalla potenza del fuoco, le quantità date sono solo indicative.
· L'aggiunto di burro e di parmigiano a fine cottura è indispensabile.
Conclusione
Un’idea buonissima per un pranzo a base di riso. Lo rifarò ogni tanto per cambiare del risotto ai funghi.

sabato 23 febbraio 2008

prima "offerta" alla comunità - si tratta di appunti dalle lezioni, materiale utilissimo per i test. A breve pubblicheremo i test probabili.

AUTORE NOVELLA P. - SSIS CH. 07-08


PILLOLE di PEDAGOGIA GENERALE (parte prima)
La pedagogia è la scienza relativa al bambino. Il termine viene dal greco παις+λογος+αγω (pais "fanciullo"+logos "discorso"+ago "conduco"), e ha in sé l’idea del movimento, poiché infatti nell’antica Grecia il pedagogo conduceva per mano i bambini là dove ricevevano un’educazione. Anche nel concetto di educazione (educere, cioè trarre fuori da, tirare fuori) c’è l’idea del movimento. Il concetto di formazione indica il prendere forma, cioè forgiare ma anche l’auto formarsi, l’auto realizzarsi in maniera personale. Il termine apprendimento (ad-prehendo) esprime l’idea del trattenere a sé un contenuto che vuole essere fatto proprio.
DURKHEIM (1858-1917 sociologo francese, iniziatore del nuovo indirizzo della sociologia che tende ad enucleare dalla storia gli aspetti di una coscienza collettiva) definisce l’educazione un processo di trasmissione di valori da una generazione anziana ad una giovane. L’educazione non è statica, deterministica o meccanicistica, ma fa riferimento ad un itinerario per la realizzazione dell’uomo come essere individuale, sociale, psicologico, relazionale; è un atto intenzionale, pianificato, progettato. Educare è trasmettere contenuti, idee, cultura. L’educazione è:
Un’attività umana fondamentale, da ricondurre alla capacità di apprendimento dell’organismo umano e all’esigenza di ogni generazione di trasmettere il proprio patrimonio culturale (→Durkheim).
È un atto dello spirito umano, nella sua realizzazione individuale e sociale.
La pedagogia affronta tre problemi:
I fini dell’educazione. Questi dipendono dal modo in cui l’educazione è concepita.
Il rapporto educativo come rapporto comunicativo. GIUSEPPE LOMBARDO RADICE (1879-1938 filosofo e pedagogista, membro della commissione per la stesura dei nuovi programmi del 1923-24, stilò la parte riguardante la scuola primaria e, ispirandosi al neoidealismo gentiliano, vi introdusse molti elementi inediti come il gioco, il lavoro manuale, e una particolare attenzione alla salvaguardia delle tradizioni popolari) guarda al rapporto docente-discente come a una comunione di anime , in cui il discente assimili quanto il maestro trasmette. Nella filosofia dell’attivista DEWEY (1859-1952) il rapporto è di transazione e di interazione, cioè il maestro e l’allievo agiscono l’uno sull’altro.
Il rapporto tra educazione e scuola. C’è la necessità oggi di rendere la scuola educativa.
La pedagogia oggi è considerata scienza. L’acquisizione è iniziata alla fine dell’800, dalla matrice della filosofia. In quanto scienza ha un oggetto, ossia un contenuto, un metodo della trasmissione, dei fondamenti scientifici. L’oggetto specifico della pedagogia non è l’uomo né l’educazione, della quale se ne occupano anche altre discipline come la filosofia, la psicologia, l’antropologia, bensì il processo formativo.
L’educazione è un concetto legato alla riflessione filosofica, la formazione invece si occupa del come tradurre le conoscenze nelle attività quotidiane. Il processo educativo ha una connotazione valutativa discendente dalla tradizione pedagogica legata al fine dell’educazione. Il processo formativo ha in sé il concetto di movimento, è privo di meccanicismo, indica un iter continuativo, inconcluso, percorrendo il quale l’uomo giunge alla sua affermazione in quanto persona nella vita sociale. Alla nascita l’uomo è meno dotato rispetto agli altri esseri viventi, ha un numero di geni ridotto. Questa lacuna biologica è il punto di forza dell’uomo che ha colmato questo deficit con la cultura, ossia con tutto ciò che è costruito dall’uomo, beni materiali (manufatti) e immateriali (le idee); l’educazione quindi è una dialettica tra natura e cultura. Nel processo formativo prende forma la conoscenza, che reclama un dialogo perché senza condivisione la conoscenza è inutile, e dà forma la soggetto. Avviene all’interno delle agenzie formative come la famiglia, la scuola, che si occupano di trasmettere i saperi utili all’inserimento dell’individuo nella società in cui vive.
L’apprendimento:
È un processo naturale;
Indica un processo permanente, che accompagna l’uomo per tutta l’esistenza;
È un processo intenzionale;
È un processo relazionale.
L’apprendimento è a metà del processo tra natura e cultura. È un processo complesso che trova il suo fondamento funzionale nel cervello che recepisce, seleziona ed elabora le informazioni che vengono dall’ambiente. Ha per fine il trasmettere e il ricevere conoscenze. DARWIN (1809-1882) e SPENCER (1820-1903) superano la teoria per cui l’uomo è un essere incontrastato in natura; FREUD (1856-1939) modifica ulteriormente l’immagine dell’uomo e le teorie del comportamento; si introduce il paradigma del cambiamento e la relazione tra uomo e ambiente. Nella teoria del comportamentismo (HULL, TOLMAN, SKINNER) l’apprendimento è un atto meccanico, poiché allo stimolo dell’ambiente segue una risposta nell’uomo, senza la possibilità di modificare l’apprendimento. SKINNER (1904-1990 psicologo statunitense, fra i maggiori esponenti del comportamentismo, introduce la distinzione tra comportamento rispondente, cioè in presenza di uno stimolo verificabile, e comportamento operante, quando quello sembra mancare, rifiutando l’assunto comportamentista che ogni risposta presuppone uno stimolo) nella teoria del condizionamento operante afferma che ad uno stesso stimolo vi sono reazioni diverse, frutto della libertà. Si fa strada l’ipotesi delle dinamiche interne all’individuo stesso (→cognitivismo, orientamento della psicologia sperimentale sorto nel 1950-60 in Gran Bretagna che riporta al centro della psicologia lo studio delle attività mentali, dalle cui regole i comportamenti vengono determinati ≠ comportamentismo. PAVLOV). PIAGET (1896-1980 psicologo svizzero, si interessa in particolar modo ai problemi epistemologici, approfonditi attraverso l’esame dei processi cognitivi nell’ambito della psicologia dell’età evolutiva) parla di apprendimento per stadi, un processo lineare, con limiti al di là dei quali l’apprendimento non può andare. BRUNER (1915- psicologo statunitense, tra i primi a introdurre negli USA le idee di Piaget) afferma che rispettando determinate condizioni, è possibile insegnare e far apprendere conoscenze che accelerano i processi e gli sviluppi dell’età evolutiva. In questo modo l’apprendimento non è un processo lineare ma a spirale. L’apprendimento step by step è un accumulo di conoscenze acquisite; l’apprendimento a spirale sottolinea il meccanismo mediante il quale l‘apprendimento modifica la qualità delle nostre conoscenze (apprendimento quantitativo≠apprendimento qualitativo).

VARIAZIONI

ASSEMBLEA DALLE 15 ALLE 19.
RACCOLTA FIRME MA RISCHIO DI DOVER RECUPERARE LE ORE.

mercoledì 20 febbraio 2008

COMUNICAZIONE: la più importante

ANIEF
Associazione Nazionale Insegnanti ed Educatori in Formazione
anief2003@libero.it - http://digilander.libero.it/ANIEF
anief_ix_ssis@libero.it - http://www.nonociclo.blogscuola.it
328.1521676

ASSEMBLEA SPECIALIZZANDI
IX CICLO - SSIS “LAPORTA” DI CHIETI

Venerdì 29 febbraio 2008
ore 15.00 – 17.00

Aula Magna di Lettere e Filosofia

Campus UniversitarioUniversità “G. D’Annunzio
Via dei Vestini – Chieti Scalo

OdG
Iniziative per l’inclusionedegli specializzandi del IX ciclo SSISnelle graduatorie ad esaurimento


E’ prevista la partecipazione del prof. GAETANO BONETTA, Direttore della SSIS, e del prof. GIAN MAURO NONNIS, referente nazionale dell’ANIEF per il IX ciclo SSIS

L’assemblea è stata promossa dai referenti ANIEF - IX ciclo per l’Abruzzo: CHIETI - dott.sse Patrizia Petricola (patrizia9974@yahoo.it) e Laura Rapagnà (girasole181@virgilio.it); L’AQUILA – dott. Maurizio Murzilli (murmau@katamail.com); TERAMO – Dott. Giorgio Di Michele (runner1977@libero.it)

La partecipazione all’Assemblea è stata autorizzata dalla Direzione della SSIS

domenica 17 febbraio 2008

Su Blogosfere Politica e Società abbiamo parlato in più occasioni della scuola, dal V-Day agli esami di riparazione grazie all'aiuto di Franca Corradini, curatrice del blog Ascuoladibugie.
Oggi riceviamo e pubblichiamo la lettera di Roberta, studentessa della SSIS a Bologna (Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Superiore) che solleva il problema degli iscritti all'ultimo ciclo, a cui è negato l'accesso alle graduatorie:
Il 1 Febbraio 2008 presso l’Università di Bologna, si è tenuto uno tra i tanti incontri presieduti dall’ANIEF (Associazione Nazionale degli Insegnanti ed Educatori in Formazione) che nelle ultime settimane si stanno svolgendo nelle diverse sedi universitarie di tutta Italia.
L’ANIEF si sta infatti facendo carico dell’assurda situazione che riguarda TUTTI gli iscritti al IX° ciclo SSIS che secondo quanto stabilito dall’art. 24-bis. DdL AC 3324/2007, una volta ottenuta l’abilitazione all’insegnamento non potranno accedere alle graduatorie permanenti, trasformate in graduatorie ad esaurimento. In poche parole agli ultimi iscritti non verrà garantito lo stesso diritto garantito ai loro colleghi del I, II, III…VIII ciclo SSIS. Il paradosso sta nel fatto che avendo superato un test di ammissione, a queste persone non viene garantito un posto di lavoro che spetta loro di diritto perchè vincitori di un concorso pubblico.
Dopo aver frequentato corsi universitari per due anni, con frequenza obbligatoria, nella maggior parte dei casi lavorando già nelle scuole in qualità di supplenti (alcuni ormai da anni), pagando tasse universitarie che complessivamente ammonteranno a circa 4.000 euro, e dopo aver superato un esame di stato, ottenendo così l’abilitazione all’insegnamento, questi futuri prof continueranno ad essere trattati a livello contrattuale come supplenti a tempo determinato. È già scandaloso che il sistema delle SSIS, pur essendo stato approvato dal 1990, sia stato avviato solo nel 1999, ma quel che sbalordisce ancora di più è il trattamento riservato agli “ultimi arrivati”. Quando l’ANIEF ha presentato l’emendamento all’Art. 24-bis. DdL AC 3324/2007 per modificare la normativa, si è sentita rivolgere la sentenza di INAMMISSIBILITA’, nonostante l’appoggio sottoscritto anche dai Direttori SSIS che hanno approvato all’unanimità la mozione in cui si dichiara che
“...il mancato inserimento degli specializzandi del IX ciclo nelle graduatorie ex-permanenti è costituzionalmente censurabile per eccesso di potere, disparità di trattamento e ingiustizia manifesta, costituendo un grave pericolo per il servizio pubblico separando la formazione dal reclutamento”. E il Ministro Fioroni si è giustificato affermando che gli iscritti al IX° ciclo sapevano benissimo che non avrebbero potuto accedere alle graduatorie. Verissimo! Peccato che da bravi Italiani che conoscono l’Italia, gli specializzandi abbiano pensato: “Chissà che non cada il Governo o non cambi qualche legge prima della fine del ciclo...” E una volta inseriti nel “sistema” SSIS si sono resi conto dell’incostituzionalità000 della loro posizione. Per non parlare dell’assurdità dell’avviamento di un nuovo ciclo SSIS nel momento in cui il Ministero aveva già provveduto a chiudere le graduatorie! Perché far abilitare nuovi insegnanti se non possono essere inseriti nelle graduatorie “per abilitati”? Forse per quei 4000 euro a biennio (moltiplicati per il totale degli iscritti)?A sostenere la paradossale situazione di questi specializzandi sembra esserci l’ANIEF, che sta raccogliendo firme per l’approvazione di una norma che recepisca l’emendamento e per la pre-adesione a un eventuale ricorso contro il Decreto Ministeriale (oltre a una possibile manifestazione nazionale). Sembra infatti che, a livello sindacale, nessuno sia particolarmente interessato a sostenere la campagna del IX° ciclo SSIS…forse perché qualche migliaio di ipotetici neo-tesserati non fa poi così gola?!

sabato 16 febbraio 2008

La richiesta convocazione Assemblea degli Specializzandi del IX ciclo SSIS “Laporta” di Chieti per il giorno 29 febbraio 2008 dalle ore 15.00 alle ore 17.00 per discutere del tema a firma colleghe Petricola - Rapagnà:

“SSIS: Formazione e Reclutamento? Quale futuro per gli specializzandi del IX ciclo SSIS”

è stata accolta e confermata come sopra.
La partecipazione equivale a presenza per l'insegnamento cui la stessa si sovrappone (mi pare Liporace).
Cerchiamo di partecipare anche se, è verissimo, per il 29 saremo sfiniti...

domenica 10 febbraio 2008

per conoscenza

ANIEF – Associazione Nazionale Insegnanti ed Educatori in Formazione
anief2003@libero.it http://digilander.libero.it/ANIEF/


RICHIESTA AUTORIZZAZIONE SVOLGIMENTO ASSEMBLEA


Al Chiarissimo Prof.Gaetano Bonetta
Direttore della SSIS “Laporta”
Università “G. D’Annunzio” di Chieti


Oggetto: Richiesta convocazione Assemblea degli Specializzandi del IX ciclo SSIS “Laporta” di Chieti per il giorno 29 febbraio 2008 dalle ore 15.00 alle ore 17.00 per discutere del tema “SSIS: Formazione e Reclutamento? Quale futuro per gli specializzandi del IX ciclo SSIS”.


Le sottoscritte Dott.sse Patrizia Petricola e Laura Rapagnà, referenti ANIEF per il IX ciclo della SSIS “Laporta” di Chieti,

visto

- lo stato d’agitazione degli Specializzandi SSIS del IX ciclo proclamato dall’ANIEF, i cui referenti, previa autorizzazione dei Direttori, hanno già organizzato Assemblee nelle SSIS di Cagliari (18 gennaio), Roma (23 e 24 gennaio), Palermo (31 gennaio), Perugia (31 gennaio), Bologna-Modena (1 febbraio), Pisa (8 febbraio), Udine (8 febbraio), Milano (15 e 16 febbraio), Bergamo (22 febbraio) e si stanno attivando nelle sedi di Bari, Campobasso, Catania, Napoli, Padova, Trieste;
- l’impegno assunto dai Direttori delle SSIS, in occasione dell’assemblea CodiSSIS tenutasi a Roma il 25 gennaio 2008, nel promuovere l’inserimento degli Specializzandi del IX ciclo nelle graduatorie ad esaurimento;

chiedono alla S.V.

di poter organizzare un’Assemblea degli Specializzandi del IX ciclo per il giorno venerdì 29 febbraio 2008 dalle ore 15.00 alle ore 17.00 nell’aula magna della Facoltà di Lettere per discutere, alla presenza del Referente Nazionale ANIEF IX ciclo Prof. Gian Mauro Nonnis, il seguente tema: “SSIS: Formazione e Reclutamento? Quale futuro per gli specializzandi del IX ciclo SSIS” con all’ordine del giorno un’informativa sullo stato dei lavori parlamentari e governativi relativi alla questione in oggetto e sulle iniziative messe in campo dall’ANIEF.

È gradita la Sua presenza ed è richiesta la sospensione delle lezioni per permettere la partecipazione di tutti gli Specializzandi.

Cordialmente

Chieti, XX febbraio 2008

Firme
si stanno muovendo le acque per l'organizzazione di un'assemblea degli specializzandi, promossa dall'ANIEF e prevista per la fine di febbraio, che vedrà la partecipazione di un referente nazionale ANIEF

domenica 3 febbraio 2008

sabato 2 febbraio 2008

comunicazione di servizio

il presente blog,
da un idea di N., nostra collega,
accoglierà una sezione
POST - IT:
per dire cose curiose...
cose non curiose
e cose protese alla curiosità.
cioè...
questo blog, cazzo, sarà meno serio.

TEST PRIMI ESAMI

...a breve con un lavoro di team
pubblicheremo una rosa di domande
con relative risposte esatte
inerenti ai primi esami

autori e collaboratori